La Bottega dei Comici nasce ufficialmente nel Gennaio 2014 su una montagna del reatino, ma il suo organismo era vivo già da un anno e mezzo, da quando i migliori e i più motivati, tra gli allievi diplomati presso varie Accademie di Roma sono stati riuniti dal loro comune insegnante, Gabriele Guarino nell’allestimento de “La Mandragola”, in scena a Roma e nel Lazio tra il Dicembre 2012 e il Luglio 2013. Parte di quel gruppo ha scelto di continuare a investire e studiare, fino a decidere di costituirsi come nuova Compagnia a spirito fraternale, secondo l’eredità sociale e artigiana delle antiche compagnie di Comici Italiani.
Appena costituita, la Compagnia decide che la sua prima azione è quella di proporsi alla realtà romana come promotrice di una rete tra professionisti e amanti della Commedia dell’Arte, organizzando, in occasione della Giornata Mondiale della Commedia dell’Arte, il 25 Febbraio 2014 presso la Casa dei Teatri, un convegno, con l’obiettivo di segnare un nuovo corso di fratellanza, solidarietà e collaborazione tra tutti i Comici. L’esperienza genera la creazione di un festival, “Come d’Arte”, che ha luogo dall’8 al 13 Luglio, all’interno del festival “Ludika” di Viterbo, in occasione del quale la Compagnia finalmente debutta con la sua prima produzione: “I panni sporchi si lavano in piazza” e offre workshops di Commedia dell’Arte per allievi attori e per bambini.
Subito dopo a Roma la Compagnia organizza uno stage intensivo di una settimana, e per la stagione 2014-15 si appresta a organizzare corsi annuali sia per attori che per bambini.
Stringe subito importanti collaborazioni, tra cui quella con il teatro di Formello, che gli affida la produzione di uno spettacolo per teatro ragazzi, “il Grinch”, oltre a un’altra produzione per bambini “Arlecchino, burrasca in arrivo!”.
Nel 1996 il regista Vania Castelfranchi, all’interno dell’Accademia d’Arte Drammatica ‘Silvio D’Amico’, dà vita a una serie di progetti teatrali con attori professionisti e non, che culminano nella costituzione del Gruppo Teatrale Integrato di Ricerca Patafisica Ygramul LeMilleMolte.
Il Gruppo di Teatro Ygramul da subito si definisce Integrato per il fatto che vuole utilizzare pedagogie ludiche e teatrali spinte alla collaborazione, alla vicinanza e all’unione con differenti abilità, diverse culture e storie. Il suo intento è trasformare le conoscenze delle arti dello spettacolo in reti di dialogo non solo con gruppi di età e culture diverse, ma anche con pazienti dei centri di salute mentale, con le complesse realtà dei campi profughi, delle carceri, degli ospedali e con tutte quelle realtà che spesso si trovano ai margini della società.
Il Gruppo di Teatro Ygramul, applicando la Ricerca Patafisica e quindi sposando le linee poetiche di Alfred Jarry e Antonin Artaud, produce in ogni rappresentazione, in ogni evento o spettacolo una bizzarra atmosfera d’incontro tra differenze e diversità, in cui la drammaturgia, la musica e il gesto, si tramutano in energia dei contrasti, in un clima di integrazione/espulsione, di frammentazione della narrazione teatrale, che vuole giungere al racconto antropologico, alla presenza del Terzo Teatro, allo spettacolo politico/sociale, ove voce, immagine e corpo sono realmente presenti e vivi, nel loro montaggio ‘professionale’ come nella loro ingenua ‘amatorialità’.
Da quando è nato, il Gruppo è stato legalmente inserito tra le attività dell’Associazione Culturale Ludici Manierati che agisce da molti anni sul territorio romano e non, dando vita a eventi ludici, musicali e teatrali. L’Associazione è stata fondata dal regista Vania Castelfranchi, la scrittrice Gloria Imparato e il musicista Giacomo Caruso nel 1994, seguendo una lunga ricerca nel campo della pedagogia ludica e nella pubblicazione di testi di Gioco di Narrazione: la fruttuosa edizione dei volumi di Elish.
Il regista, Vania Castelfranchi, elabora le linee di azione del percorso Ygramul con l’ausilio dei molti attori/ci componenti del Gruppo e con l’importante incontro a Granada e Madrid con un maestro di ‘Halka’ araba (l’antica narrazione di strada del nord africa) e il Gruppo dei Payasos sin Fronteras (I Pagliazzi Senza Frontiere che operano come i Medici senza Frontiere, intervenendo in situazioni di guerra e in molte periferie del mondo).
Il Gruppo Ygramul inizia il suo percorso Antropologico e di Ricerca nell’estate del 2001 partecipando al Festival Off di Avignone con uno spettacolo da strada sulle avventure del Don Chisciotte di M. Cervantes. L’incontro con le dinamiche del Festival spinge il lavoro del Gruppo verso le esperienze di viaggio e di ‘baratto teatrale’.
Nel 2002, grazie all’incontro con l’antropologa Silvia Zaccaria, il baratto teatrale diviene possibile attraverso il viaggio in Brasile, nello stato del Mato Grosso del Sud, tra i popoli indigeni Guaranì Kaiowà con cui il Gruppo crea eventi di festa, spettacoli e animazione intorno alle diverse tematiche del diritto alla terra dei popoli indigeni.
L’esperienza sudamericana viene rinnovata nel 2003, anno in cui il Gruppo viaggia lungo il Rio Negro in Amazzonia venendo a contatto con il popolo dei Satere’ Mawe’. Nell’agosto del 2005 Ygramul LeMilleMolte è in Malawi, Africa, per un progetto di prevenzione e sensibilizzazione sul tema dell’AIDS. Al suo ritorno il gruppo si impegna, come per l’Amazzonia e il Brasile, a sostenere dei progetti che mantengano vive le lotte locali attraverso spettacoli, mostre fotografiche, videodocumentari, seminari e conferenze.
Il 16 giugno 2006 il Gruppo Teatrale Integrato di Ricerca Patafisica Ygramul LeMilleMolte, dopo anni di esperienze di viaggio e spazi ospiti ove narrare i risultati dei suoi studi, inaugura il Teatro Ygramul, in via N.M. Nicolai, 14 nella zona di San Cleto a Roma. Questo spazio permette finalmente alla Ricerca Ygramul di prendere maggiormente corpo, dona alle molte azioni del Gruppo una compattezza e una linearità nuove. Questo spazio contiene in sé molte cose: la ricerca ludica, i laboratori, gli spettacoli, le prove di ricerca.
Nel luglio e nell’agosto 2007 il Gruppo Ygramul è in Indonesia, nell’isola di Bali, per apprendere le danze dell’isola degli Dei e per portare avanti un progetto contro la pedofilia e l’abuso su minori.
Nel 2008 riprende il viaggio in Italia con spettacoli, mostre, conferenze ed eventi, testimonianza delle esperienze fatte nei vari luoghi del Mondo. Il Teatro apre (dall’Ottobre 2007) il suo secondo anno di attività, festeggiando il successo delle passate 12 Rassegne di Concerti, Cinema e Teatro (dal giugno 2007 al maggio 2008). Anche quest’anno il Gruppo Ygramul sperimenta la Pedagogia ludica attraverso gli eventi di Gioco vissuti dal Gruppo di Elish e porta avanti la ricerca musicale con il Gruppo di musicisti KarmaBlue, fa vivere diversi laboratori legati al Terzo Teatro, all’interno delle scuole e nel teatro stesso. In questo anno il regista del gruppo, Vania Castelfranchi, trova la concentrazione necessaria per far nascere un nuovo metodo teatrale: l’Esoteatro, che verrà sperimentato con vari percorsi.
Nel 2009 continua l’attività all’interno del Teatro, continuano con successo le rassegne e i laboratori (Ludyka, Yogurt, Saltymbanco, Flyck E Cim) che ormai da anni quotidianamente accoglie, con i percorsi dal lunedì al giovedì e con percorsi intensivi (laboratori o seminari) che si svolgono il venerdì durante intere giornate di lavoro in cui è possibile affrontare, per attori professionisti e non, vari argomenti della metodologia teatrale e soprattutto del metodo nascente dell’Esoteatro.
Nel 2010 continua il viaggio di ricerca del Gruppo Ygramul che si rinnova profondamente al suo interno e che si prepara ad affrontaun nuovo viaggio di scoperta e ricerca in Mongolia. Da questa esperienza nasce lo spettacolo “Godot” ispirato all’opera di Sameul Beckett che indaga la distanza fra la vita nomade e la vorticosa urbanizzazione delle popolazioni mongole.
A febbraio 2011 il Gruppo Ygramul partecipa ad un progetto finanziato da Coopi per sensibilizzare le popolazioni ugandesi sul tema dell’AIDS, della violenza sulle donne e dell’alcolismo. Gli spettacoli educativi vengono rappresentati in tre differenti scuole nella zona di Aber in Uganda.
Nell’estate del 2012 il Gruppo compie un altro viaggio in Brasile, nello stato del Minas Gerais dove incontra diverse realtà di lotta sociale, politica e di sopravvivenza. Da quest’ultimo viaggio nasce il progetto “Alla ricerca del migliore dei mondi possibili”.
Circomare Teatro nasce nel 2002 all’interno dell’associazione CASBLAB come laboratorio teatrale della Casa dello Studente. Si costituisce come associazione nell’ottobre 2006 e assume la sua connotazione attuale nel 2011.
Dalla sua nascita ad oggi ha sempre portato avanti un teatro sociale che unisse la spettacolarità popolare della Commedia dell’Arte a tematiche importanti e di interesse comune, come il razzismo, l’emarginazione, il sistema economico, ecc. Ad oggi la compagnia ha costruito 20 spettacoli (tutti testi scritti dalla compagnia stessa),17 dei quali di Commedia dell’Arte. La compagnia, negli anni, oltre ad aver rappresentato i suoi spettacoli in moltissime città italiane, da nord a sud, da Trento a Ragusa, e nelle scuole, ha organizzato numerose manifestazioni di spettacoli di piazza, molte delle quali grazie al contributo economico di enti come: Provincia di Rieti, CESV ( Centro Servizi Volontariato), Provincia di Roma (bando cultura 2012), Provincia di Viterbo, Roma Capitale (assessorato alla famiglia e ai giovani) e Commissione Europea (programma “Youth In Action”). Organizza due rassegne teatrali “Un tè alla Torre” (dal 2012) e “Rassegna Teatrale per Bambini” (Orte 2015). Nel 2014 partecipa a “Come d’Arte- festival nazionale di Commedia dell’arte”, da cui nasce una felice collaborazione con alcune delle compagnie partecipanti allo stesso progetto. Sempre dal 2014 organizza laboratori per bambini e per adulti.
La compagnia inizia a lavorare insieme nel 2014, facendo confluire diverse esperienze teatrali e recitative in un lavoro comune sulla Commedia dell’Arte, filone esplorato dai suoi attori separatamente a vari livelli nel corso degli anni. Una delle caratteristiche principali della compagnia è proprio questa diversità di approccio allo stesso genere messo in campo dai suoi attori, i quali apportano ciascuno una diversa sfumatura al lavoro sulla tradizione della Commedia. Altro cardine del lavoro di TradirEfare teatro è legato alla scelta drammaturgia, volta riportare al canovaccio e alla Commedia i testi della letteratura teatrale che a loro volta sono stati originariamente mutuati dalla Commedia dell’Arte, traendo da essa nascita e ispirazione: Shakespeare, Moliere, Goldoni, sono tutti materia di questo recupero, e le loro opere diventano base di lavoro per nuovi canovacci, trasformandosi, mutando e ritrovando le loro origini nascoste; tutto questo lavorando secondo i canoni, i mezzi e la struttura tipica della pratica della Commedia originaria, con una struttura di lavoro quanto più simile possibile a quella delle compagnie fraternali dei Comici antichi.
Primo spettacolo: La legge dei denari – ovvero la tragicommedia del Mercante di Venezia (liberamente tratto da W. Shakespeare).